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Roland Klönne

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Ci vediamo più tardi!

Le città italiane molto vissute dalla gente, di giorno e di sera, nei giorni feriali e durante il fine settimana. Il carattere stesso dei centri storici italiani, dove ci uffici, negozi e tante abitazioni private, questa vivacità delle città. Naturalmente anche il clima a stare più spesso fuori. E gli orari di lavoro il resto. Infatti in Italia si piuttosto tardi di lavorare e il dopocena normalmente tra le nove e le dieci. I bambini si a questi ritmi e di solito non a letto prima delle dieci. Gli spettacoli a teatro tra le otto e le nove e anche durante la settimana l'ultimo spettacolo al cinema incomincia intorno alle dieci e mezza.

Anche la domenica c'è molto movimento in città: la gente per prendere un caffè o un aperitivo, per andare a comprare il giornale e fare una passeggiata in centro.

Stare in compagnia è molto importante, per i giovani e per chi è meno giovane. I giovani si spesso in gruppo, al solito posto o nel solito locale, dove come continuare la serata. Gli adulti si spesso dentro le case, nei ristoranti e nelle pizzerie, magari
prima o dopo uno spettacolo. Insomma, le serate in allegria non mai. E per chi proprio non dove andare? C'è sempre un giornale, un tutto
città o un vivi la città che informa sugli avvenimenti cittadini.
Dove abitare?

Le città italiane moltissimo a seconda della zona, il centro è sempre costosissimo perché centro storico, la periferia può essere bellissima perché verde e tranquilla, o bruttissima perché scomoda e trascurata. Nel complesso, per motivi legati ad architetture millenarie, gli spazi piuttosto ridotti e i caratteri molto vari. Come paragonare Venezia con Palermo? O Vicenza con Bari?

Dalla Fiat alla Mole Antonelliana

Città della Fiat, della Juventus, della Sindone, di un'antica e prestigiosa Università e dei deliziosi gianduiotti, Torino, l'antica Augusta Taurinorum, è il capoluogo di provincia del Piemonte.
La città, attraversata dal fiume Po, ancora oggi in parte la tipica scacchiera di strade costruite dai romani. Dal 1248 quando Federico II la in feudo ai Savoia, la storia di Torino è legata al destino di questa famiglia. Nel 1861, con Vittorio Emanuele Il diventa la prima capitale del Regno d'Italia.

A partire dagli anni '50, con lo sviluppo dell'industria automobilistica che forti flussi di migrazione dall'Italia del Sud, il nome della città i confini dell'Italia, con una fama legata anche questa volta al nome di una famiglia: gli Agnelli, a lungo proprietari del gruppo Fiat. Eppure Torino non è solo una capitale dell'industria, è una città d'arte, con grandi monumenti del periodo barocco e neoclassico. Il suo simbolo, immortalato nella moneta da due centesimi, è la Mole Antonelliana. Costruita nel 1897 come tempio israelitico oggi ospita il Museo del Cinema che con il Museo Egizio, il secondo più importante del mondo dopo quello del Cairo, parte dei 40 musei torinesi.